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Dott. Francesco Disano

La malattia quale evento morboso, il periodo di comporto e le implicanze sulla valutazione dei periodi ai fini pensionistici ed ai fini del Tfs/Tfr.

pensioniprevCome è noto, il termine “ periodo di comporto “,  altro non   è che la sommatoria di tutte le assenze del dipendente verificatesi a seguito di malattia ed avvenute in un determinato arco temporale. La vigente normativa prevede che durante tale periodo di comporto (malattia) al dipendente medesimo deve essere conservato il posto di lavoro.

Prof. Arturo Bianco

La revisione dei fondi

direttoreLe amministrazioni locali si devono considerare impegnate a dare corso alla revisione dei fondi per la contrattazione decentrata e devono inoltre effettuare il recupero delle somme che in modo illegittimo sono state inserite negli stessi nel corso degli ultimi anni. L’impegno a dare corso alla revisione dei fondi in modo da garantire il rispetto dei vincoli dettati dal legislatore e dai contratti nazionali è contenuto nel documento approvato dalla Conferenza Unificata tra Stato, regioni ed autonomie locali del 10 luglio 2014 e trasfuso nella circolare dei ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione, degli affari regionali e dell’economia e finanze del settembre dello scorso anno, cioè nel documento con cui sono state fornite indicazioni sulla applicazione della cd sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.

I vigili titolari di posizione organizzativa hanno diritto alla erogazione della indennità di turno?

Il trattamento economico di posizione e di risultato dei titolari di posizione organizzativa ha carattere onnicomprensivo di ogni altra indennità, tranne le eccezioni previste espressamente dai contratti nazionali. La indennità di turno non è prevista tra tali eccezioni, per cui essa non può essere erogata, al pari ad esempio dello straordinario, ai titolari di posizione organizzativa.

L’orario di servizio, per potere dare corso alla erogazione della indennità di turno, deve essere svolto necessariamente per tutti i 7 giorni della settimana?

Non occorre che l’orario di servizio sia articolato per tutti i 7 giorni della settimana. E’ sufficiente che esso preveda almeno 5 giorni di impegno. L’Aran ricorda che comunque devono essere necessariamente incluse anche le giornate di festività infrasettimanali.

Quali sono le condizioni che consentono la erogazione della indennità di turno?

Occorre, in primo luogo, che l’orario di servizio sia articolato per almeno 10 ore nell’arco della giornata. Inoltre, lo stesso non deve essere interrotto, quindi deve essere continuativo. In terzo luogo, i dipendenti devono svolgere la loro attività con una assegnazione equilibrata nel corso del mese tra i vari turni

Dott. Francesco Disano

Riflessi sul trattamento pensionistico del congedo di maternità e paternità obbligatorio e facoltativo

pensioniprevCon l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 26.03.2001, n. 151, recante il Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in tema di tutela e sostegno della maternità, sono state apportate significative innovazioni rispetto alla normativa preesistente, con riguardo, in particolare,sia al riconoscimento della contribuzione figurativa relativa ai periodi di astensione obbligatoria per maternità, sia alla facoltà   di chiedere il riscatto per periodi corrispondenti all’astensione facoltativa per maternità, relativi ad eventi verificatisi al di fuori del   rapporto di lavoro, indipendentemente dalla loro collocazione temporale.

Dott. Stefano Usai

Legittimo l’incameramento della cauzione provvisoria se l’appaltatore si rifiuta di produrre le giustificazioni dell’offerta ritenuta potenzialmente anomala

llppDall’orientamento giurisprudenziale consolidato “emerge una evidente linea concettuale volta ad estendere interpretativamente lo spazio applicativo concreto dell’istituto dell’incameramento della cauzione, ricostruendolo come meccanismo sanzionatorio generale posto ad opportuna garanzia dei principi di correttezza, buona fede e massima collaborazione fra parti private e parte pubblica nel delicato quadro delle procedure di gara finalizzate all’individuazione del miglior possibile contraente”.

Dott. Villiam Zanoni

Il colpo di coda degli esodati in attesa della settima salvaguardia

pensioniprevFra le tante vicende che stanno caratterizzando la legge di stabilità in discussione alla Commissione bilancio del Senato, ve ne è una che ha catturato l’attenzione dei media e di molti addetti ai lavori. Mi riferisco alla settima salvaguardia degli esodati che prima ancora di essere completamente definita e di entrare in vigore ha già generato contrapposte valutazioni: da un lato il Ministro del lavoro Poletti ha affermato che questa dovrebbe essere la soluzione strutturale del problema, dall’altro il presidente dell’INPS Boeri continua a dire che il problema rimane aperto proponendo le sue ricette.

Dott. Pietro Rizzo

Il ritardo ingiustificato nell’adempimento oltre i trenta giorni dalla richiesta configura il reato di omissione di atti d’ufficio

risorse umaneIl ritardo nel rispondere ad una istanza di un privato, se non è data comunicazione con i motivi del ritardo, configura il reato di omissione di atti d’ufficio. Questo è quello che ha recentemente ribadito la Sesta Sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 42610 del 22 ottobre 2015, seguendo la pacifica linea interpretativa tracciata dalla Suprema Corte, che ha ormai da tempo stabilito il principio secondo cui, in tema di delitto di omissione di atti d'ufficio, il formarsi del silenzio-rifiuto alla scadenza del termine di trenta giorni dalla richiesta del privato costituisce un inadempimento integrante la condotta omissiva richiesta per la configurazione della fattispecie incriminatrice (Corte di Cassazione Sezione 6, n. 45629 del 17/10/2013, dep. 13/11/2013; Sezione 6, n. 7348 del 24/11/2009, dep. 2010; Sezione 6, n. 5691 del 06/04/2000).

Avv. Carmine Podda

“La moralità professionale” e l’esclusione dalle gare d’appalto

llppUna recente pronuncia dei giudici di Palazzo Spada (Consiglio di Stato n.4228/10.09.2015) ci consente di approfondire la tematica della esclusione dalle procedure di gara di appalto nelle ipotesi di accertamento in capo agli offerenti di sentenze definitive di condanna per reati incidenti “sulla moralità professionale”, questione dibattuta che, a causa dalla non cristallina formulazione del dato normativo, crea sovente problematiche interpretative tra gli addetti ai lavori operanti nelle pubbliche amministrazioni e sfocia altrettanto sovente in contenziosi giudiziali.

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