Prof. Arturo Bianco
La responsabilità amministrativa dei dipendenti
La responsabilità amministrativa matura in capo ai dipendenti in caso di condanne sia per assenteismo che per un reato commesso contro la pubblica amministrazione. Sono queste alcune delle indicazioni dettate dalla più recente giurisprudenza della Corte dei Conti. In tal modo si chiarisce che già oggi il legislatore stabilisce la irrogazione di sanzioni dure, ricordiamo che esse si aggiungono al licenziamento, per i dipendenti che vengono condannati in sede penale sia in caso di assenteismo che di reati commessi contro le PA, quali la corruzione, la concussione etc.
La mancata comunicazione preventiva della nomina del legale priva il dipendente del diritto al rimborso delle spese legali per fatti relativi ad attività d’ufficio in caso di sentenza di proscioglimento definitiva?
In premessa si ricorda che la comunicazione preventiva del legale è prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro del 14 settembre 2000, cd code contrattuali. Essa serve in primo luogo a consentire all’ente di concordare la linea difensiva, in modo che non derivino conseguenze negative per l’amministrazione. Serve inoltre a definire l’ammontare degli oneri che l’ente può sostenere.
In via maggioritaria si ritiene che la mancata comunicazione preventiva del legale non determini come conseguenza il divieto di riconoscere tali oneri.
Il comune deve in ogni caso rimborsare le spese legali sostenuti dai propri dipendenti per fatti relativi ad attività d’ufficio in caso di sentenza di proscioglimento definitiva?
Il diritto al rimborso delle spese legali sostenute da un dipendente per fatti relativi ad attività d’ufficio in caso di sentenza di proscioglimento definitiva matura a condizione che non sussista un conflitto di interessi con l’ente stesso
In quale misura il comune deve sostenere gli oneri per le spese legali dei propri dipendenti per fatti relativi ad attività d’ufficio?
La misura deve essere determinata dall’ente e deve essere comunicata al legale fin dall’inizio. Si ritiene che la misura possa essere determinata attraverso il metodo utilizzato dai giudici per la quantificazione, quindi facendo riferimento ai parametri contenuti nel decreto del Ministero della Giustizia n. 55/2014.
Si ricorda che l’ente può assumere tali oneri solamente per un legale.
Dott. Villiam Zanoni
Riparte la carica della trattenuta del 2,50% a carico del lavoratore per il TFS/TFR dei pubblici dipendenti
Non è un argomento nuovo poiché è già stato oggetto di trattazione oltre un anno fa, ma recenti pronunciamenti giudiziari hanno riacceso l’attenzione sulla vicenda.L’ultima volta che ce ne siamo occupati è stato quando la Corte Costituzionale ha per certi aspetti chiuso un capitolo dell’argomento, e cioè quando con la sentenza n° 244 del 22-28 ottobre 2014 ha rigettato la questione di legittimità costituzionale sollevata sull’articolo 1, commi 98 e 99, della legge 24 dicembre 2012, n° 228 (Legge di stabilità 2013).
Dott. Antonio Guzzo
L’Accesso ai documenti Amministrativi e Riservatezza
La legge 241 del 1990 sul documento amministrativo e sul diritto all’ accesso dei documenti della pubblica amministrazione è una legge chiave dell’ ordinamento italiano. Infatti prima di questa data la regola non riguardava l’ accesso ma il segreto degli atti amministrativi: sporadicamente e solo in casi rari si ammetteva l’ accesso ai documenti della pubblica amministrazione.
Dott. Daniele Perugini
I fondi pensione negoziali per i dipendenti pubblici, tra criticità ed opportunità – parte prima
Si è già data notizia della proroga al 2020 del termine entro il quale il personale pubblico in regime di TFS potrà esercitare l’opzione al TFR, contestualmente all’adesione al fondo pensione negoziale e, con l’occasione, si è argomentato sulla mutata finalità della previdenza complementare nel welfare dei prossimi anni.
Dott. Stefano Usai
Le nuove modalità di acquisto dai soggetti aggregatori ex art. 9 del d.l. 66/2014 alla luce del DPCM pubblicato il 9 febbraio 2016
Con la recente pubblicazione del DPCM del 24 dicembre 2015 (in G.U. del 9 febbraio 2016 n. 32) entra definitivamente nella fase operativa la disposizione contenuta nel comma 3 - articolo 9- del d.l. 66/2014 come convertito con legge 89/2014 e successivamente modificato dalla legge di stabilità (legge 208/2015) che impone anche agli enti locali – e quindi anche ai comuni – l’obbligo di approvvigionarsi in relazione beni/servizi predefiniti, e per acquisti sopra le soglie indicate dalla stesso DPCM, da Consip S.p.A. o da agli altri soggetti aggregatori di riferimento.
Dott. Francesco Disano
Ulteriore deroga alla legge Fornero con la “settima salvaguardia“
Sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 302 del 30.12.2015 – Supplemento ordinario- è’ stata pubblicata la legge 28.12.2015, n.208 (c.d. “legge di stabilità per l’anno 2016”) che, all’interno del suo unico articolo composto da ben 999 commi, estende , tra l’altro, i benefici in materia di deroghe alla riforma Fornero in favore di ulteriori 26.300 dipendenti.
Dott. Claudio Carbone
La nuova disciplina dell’esercizio provvisorio
Nel caso in cui il bilancio di previsione non è approvato dal Consiglio entro il 31 dicembre dell’anno precedente, la gestione finanziaria dell’ente si svolge nel rispetto dei principi applicati della contabilità finanziaria riguardanti l’esercizio provvisorio o la gestione provvisoria. Si tratta di due distinti momenti, sotto l’aspetto giuridico e contabile, caratterizzati dalla circostanza che in tali fasi gli enti locali sono tenuti a gestire gli stanziamenti di competenza previsti nell’ultimo bilancio approvato per l’esercizio cui si riferisce la gestione o l’esercizio provvisorio e sono tenuti ad effettuare i pagamenti entro i limiti determinati dalla somma dei residui al 31 dicembre dell’anno precedente e degli stanziamenti di competenza al netto del fondo pluriennale vincolato.
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