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LA RISOLUZIONE UNILATERALE DEL CONTRATTO PER RAGGIUNGIMENTO DEI REQUISITI PER L’ACCESSO ALLA PENSIONE

di Salvio Biancardi

Recentemente il Dipartimento della Funzione pubblica ha emesso un interessante parere riguardante la risoluzione unilaterale del contratto per raggiungimento dei requisiti per l’accesso alla pensione.

CEDOLINO MARZO 2022: CAMBIA IL NETTO IN BUSTA PAGA CON L’ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE

di Pierluigi Tessaro 

In questi giorni l’INPS ha iniziato ad erogare i primi importi riferiti all’assegno unico e universale, il nuovo strumento di welfare introdotto nel nostro ordinamento dall'art. 10 del D.lgs.vo n. 230 del 21/12/2021, per le domande presentate a gennaio e febbraio.

LE ASSUNZIONI FINANZIATE DALLE AMMINISTRAZIONI

Si possono effettuare assunzioni di personale in deroga ai tetti di spesa del personale e per i contratti flessibili per l’attuazione del PNRR?

LA UTILIZZAZIONE DI PERSONALE DELL’ENTE PER L’ATTUAZIONE DEL PNRR

Le amministrazioni possono inserire nei quadri economici dei progetti per l’attuazione del PNRR i costi del proprio personale dipendente che viene utilizzato per queste finalità?

LE ASSUNZIONI PREVISTE NEI QUADRI ECONOMICI

Nei quadri economici dei progetti per l’attuazione del PNRR possono essere previste risorse per assunzioni di personale?

IL PIAO: UNA NUOVA REGOLA: ERA NECESSARIA? IL CAMBIAMENTO È AFFIDATO SOLO ALLA PRODUZIONE NORMATIVA?

di Pietro Curzio

Nel mese di dicembre 2021 è stato presentato il PIAO introdotto dal D.L.n. 80/2021, convertito nella legge n. 113 dello stesso anno, il cui articolo 6 introduce il nuovo strumento di programmazione; del PIAO sono state descritte nell’articolo le caratteristiche ed i contenuti, in attesa di uno o più D.P.R. che dovranno raccordare il nuovo atto con i precedenti piani che in esso confluiranno, ed in attesa del decreto del Ministro per la FP che adotterà un piano tipo.

LA PRESCRIZIONE DEI CONTRIBUTI PER I PUBBLICI DIPENDENTI

di Fabio Venanzi

Da diversi anni l’Inps sta cercando di affrontare la problematica relativa alla prescrizione contributiva estendendo l’applicabilità della normativa vigente nel settore privato, anche alla Gestione Dipendenti Pubblici.

L’articolo 3, comma 9, Legge 8 agosto 1995 n. 335 prevede che le contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria si prescrivono e non possono essere versate con il decorso dei termini di cinque anni. Tale termine, inferiore rispetto al precedente di dieci anni, si applica a decorrere dal 1° gennaio 1996. Rimangono salvi i casi di denuncia del lavoratore o dei suoi superstiti nel quinquennio, la cui denuncia amplia i termini a dieci anni.

I COMPENSI AL PERSONALE: ONNICOMPRENSIVITA’ E RITENUTE

di Arturo Bianco

direttoreNel pubblico impiego si applica il principio della onnicomprensività del trattamento economico accessorio. Le indennità legate alla performance erogate nell’anno immediatamente successivo a quello di maturazione sono soggette a tassazione ordinaria se la loro. Nel calcolo degli incentivi occorre sottrarre le risorse destinate all’Irap ed agli oneri riflessi. Sono queste alcune delle più recenti pronunce della Corte dei Conti e dell’Agenzia delle Entrate sui compensi erogati al personale dipendente come salario accessorio.

IL TRATTAMENTO FISCALE DEI COMPENSI EROGATI L’ANNO SUCCESSIVO A QUELLO DI MATURAZIONE

di Pierluigi Tessaro

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 49 del 25/1/2022, è nuovamente intervenuta in merito alla possibilità di assoggettare a tassazione separata alcuni istituti contrattuali erogati dopo la conclusione dell’anno.

Nel quesito posto, l’istante aveva chiesto se i compensi riferiti al “premio di risultato”, all’”indennità di responsabilità” ed all'”incremento efficienza aziendale", potevano essere assoggettati a tassazione separata, ai sensi dell’art. 17, comma 1, lettera b) del TUIR, oppure se tali importi dovevano essere assoggettati a tassazione ordinaria.

NEI CONCORSI NESSUNA RISERVA ESCLUSIVA DI POSTI AGLI IMPIEGATI DI UN ENTE

di Salvio Biancardi

Non è legittimo riservare, in modo esclusivo, i posti messi a concorso da una pubblica amministrazione a vantaggio degli impiegati di un Ente. Lo ha stabilito la Corte costituzionale nella sentenza n. 227 del 2 dicembre 227. Nel caso specifico, i ricorrenti hanno sostenuto che gli atti impugnati, relativi ad un concorso indetto da un’Agenzia, e la relativa disciplina legislativa e normativa di riferimento dovessero ritenersi illegittimi e gravemente pregiudizievoli dei loro interessi, deducendo come motivi del ricorso, l’eccesso di potere e la violazione e falsa applicazione degli artt. 3, 51, primo comma, e 97, commi primo e terzo, Cost., pertanto ne hanno chiesto l’annullamento.

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