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di Salvio Biancardi
Deve ritenersi perfettamente conforme a normativa l’esclusione di un candidato da un concorso pubblico per mancato godimento dei diritti politici.
Lo ha confermato il Consiglio di Stato, sez. IIi nella sentenza n. 8748 del 31 dicembre 2021. Nel caso esaminato era stato bandito un concorso per l’assunzione di personale nei vigili del fuoco.
di Pierluigi Tessaro
Come noto, l’avvio dell’assegno unico è previsto a partire da marzo 2022. Con il messaggio n. 4748 del 31/12/2021, l’Inps ha comunicato che è disponibile la procedura per inoltrare la domanda, che può essere presentata dai soggetti in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno di cui al D.lgs.vo n. 230/2021. La validità della richiesta è su base annua e riguarda le mensilità comprese fra il mese di marzo dell’anno in cui viene presentata la domanda ed il mese di febbraio dell’anno successivo.
Di Arturo Bianco
Negli enti locali che hanno un numero di dipendenti non superiore a 100 la mobilità volontaria deve essere sempre autorizzata da parte dell’ente. E’ quanto prevede l’articolo 12 del d.l. n. 146/2021, cd fiscale, correggendo l’errore contenuto nel d.l. n. 80/2021, disposizione che -ad una lettura testuale- sembrava avere reso impossibile la mobilità volontaria sia in entrata sia in uscita in tutti gli enti locali aventi un numero di dipendenti compreso entro le 100 unità.
di Arturo Bianco
Si deve ritenere che la durata minima degli incarichi dirigenziali, compresi quelli conferiti a tempo determinato, sia triennale. Le amministrazioni possono dare corso ad assunzioni a tempo determinato di dirigenti esterni solamente se non vi sono analoghe professionalità all’interno dell’ente, anche come categoria D per gli incarichi dirigenziali. Sono queste le più recenti indicazioni dettate dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione e dei tribunali amministrativi.
IL D.L. N. 48 DEL 4/5/2023 PORTERÀ UN’ULTERIORE RIDUZIONE DEL CARICO PREVIDENZIALE
di Pierluigi Tessaro
Con l’approvazione del Decreto Legge n. 48, “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”, il Governo è intervenuto con molte novità in materia di lavoro, stanziando oltre 4 miliardi di euro a favore dei lavoratori dipendenti e tagliando di altri 4 punti percentuali il cuneo previdenziale.
L’art. 39 del D.L. n. 48/2023 dispone, per i periodi di paga 1/7/2023-31/12/2023, l’incremento di 4 punti percentuali di sgravio sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, di cui all’art. 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.
Lo sgravio non avrà effetto, però, sulla tredicesima mensilità.
di Pierluigi Tessaro
Il 16/3/2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega per la riforma fiscale, che andrà a modificare profondamente il sistema fiscale, allo scopo di dare impulso alla crescita economica e alla natalità con misure di sostegno alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese.
Al momento si tratta di una legge quadro, che fissa principi e criteri direttivi, con tempi di attuazione di due anni dalla data di entrata in vigore della legge, sui quali il Governo sarà tenuto ad emanare i decreti attuativi per dare compimento alla riforma fiscale.
di Pierluigi Tessaro
Nel cedolino paga del mese di febbraio i dipendenti troveranno diverse novità contenute nella legge di Bilancio 2023, n. 197 del 29/12/2022. Le misure per il 2023 prevedono, infatti, la corresponsione di un emolumento accessorio una tantum a favore dei dipendenti pubblici e l’ampliamento per tutti i dipendenti, pubblici e privati, dello sgravio contributivo, già attribuito lo scorso anno.In mancanza di risorse per i rinnovi dei contratti 2022-2024 per il pubblico impiego, l’art. 1, comma 330, della legge n. 197/2022 ha previsto, per il solo anno 2023, l’erogazione di un emolumento accessorio una tantum per tredici mensilità, nella misura dell’1,5% dello stipendio tabellare, con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza.
A cura di Salvio Biancardi
Un concorso truccato, ove siano state rese disponibili al candidato le tracce delle prove prima della data del concorso, determina un duplice ordine di danno alla pubblica amministrazione.
Lo ha precisato la Corte dei conti per la Regione Piemonte, nella sentenza n. 217 del 2022.
a cura di Pierluigi Tessaro
Il 2 novembre 2022 è stato approvato in via definitiva il contratto del comparto Sanità triennio 2019 – 2021.
Si tratta del secondo contratto sottoscritto dopo quello delle Funzioni Centrali, partorito dopo lunghe e complesse trattative fra l’Aran e le Organizzazioni sindacali e oggetto, inoltre, di ulteriori rilevazioni da parte del Ministero dell’Economia e Finanze che aveva obiettato sulle coperture economiche degli aumenti e sul nuovo sistema degli ordinamenti professionali.
E’ quanto mai opportuno che le singole amministrazioni locali diano corso alla costituzione del fondo per le risorse decentrate del 2022 ed all’avvio della contrattazione collettiva integrativa per questo anno. Si formula questo suggerimento in considerazione del fatto che non è stata ancora siglata la bozza di accordo tra Aran ed organizzazioni sindacali e, tra la firma della intesa e la stipula definitiva, sono necessari almeno 3 o 4 mesi. Per cui, appare verosimile che il contratto nazionale sarà definitivamente stipulato in autunno. La costituzione del fondo rende possibile la contrattazione decentrata: se si vuole evitare di incorrere nei rischi della cd contrattazione tardiva, con le conseguenze negative che si determinano sulla erogazione del salario accessorio e sulle incentivazioni, appare opportuno stringere i tempi. Ovviamente, a seguito della stipula del CCNL del triennio 2019/2021, si potrà dare corso alla revisione del fondo ed alla modifica del contratto decentrato integrativo.
Nessun incentivo tecnico può essere riconosciuto al cospetto di un affidamento diretto “puro”. La precisazione è stata fornita nella delibera della Corte dei Conti Sardegna n. 96/2022, in sede consultiva.
In ogni caso, la Corte riconosce la possibilità di incentivare il personale nel caso in cui la stazione appaltante, per la complessità della fattispecie, nonostante la forma semplificata della procedura, ricorra ad una procedura comparativa.
LE CAPACITA’ ASSUNZIONALI DEI COMUNI VIRTUOSI
I comuni virtuosi possono effettuare assunzioni che determinano un aumento della spesa del personale?
LE CAPACITA’ ASSUNZIONALI DEI COMUNI INTERMEDI
Entro quale tetto di spesa i comuni appartenenti alla fascia cd intermedia possono effettuare assunzioni di personale?
LE CAPACITA’ ASSUNZIONALI DEI COMUNI NON VIRTUOSI
I comuni non virtuosi possono effettuare assunzioni di personale?
IL TETTO DI SPESA ALLE ASSUNZIONI PER L’ATTUAZIONE DEL PNRR
Gli oneri per le assunzioni di personale per l’attuazione del PNRR sono compresi nel tetto della spesa per le assunzioni flessibili?
I RESTI DELLE CAPACITA’ ASSUNZIONALI
I resti delle capacità assunzionali non utilizzate del quinquennio precedente possono essere destinati al finanziamento delle assunzioni di personale?
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