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Archivio "Management e Innovazione"

Un nuovo ruolo per il Terzo settore?

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Un nuovo ruolo per il Terzo settore?

Di Daniele Perugini 


Il Terzo settore è una realtà che, superata la logica della mera alternativa allo Stato e al Mercato, è oggi permeata in ogni ambito della nostra società, seppur conservando le proprie caratteristiche di base. Con l’emanazione del Codice del Terzo settore si sta probabilmente aprendo una nuova fase nel lungo percorso che, da sempre, vede interagire tali corpi intermedi con le nostre comunità. Quale ruolo potranno avere tali organizzazioni e quali rapporti con le amministrazioni pubbliche?

Il principio associativo e lo spirito di aggregazione, in tutte le fasi della storia anche pre-unitaria del nostro Paese, attraverso l’esperienza dei cosiddetti corpi intermedi, in special modo quelli che operano in regime di no profit, hanno costituito un patrimonio di sicuro valore come elemento fondativo e strutturale della nostra società.

La banda (ultralarga) dei Piccoli Comuni

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La banda (ultralarga) dei Piccoli Comuni

a cura di Daniele Perugini

Dopo ben sedici anni di percorso parlamentare, a cavallo di quattro legislature, lo scorso 28 settembre è stato definitivamente approvato al Senato un provvedimento (intitolato “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni”, il cosiddetto “salvaborghi”) che attesta l’importanza strategica per lo sviluppo del Paese dei centri urbani con meno di cinquemila abitanti. Questo strumento di indirizzo e di misure specifiche, pur scontando gravi ritardi, riempie un vuoto normativo e risponde ad un’esigenza diffusa di valorizzazione territoriale ed integrazione intersettoriale, restituendo finalmente al Paese, in una visione lungimirante, le condizioni e le prospettive per lo sviluppo di quella parte dell’Italia che non può che definirsi non metropolitana e non urbana.

Società partecipate: adempimenti in scadenza

Società partecipate: adempimenti in scadenza

A cura di Daniele Perugini

Con il decreto legislativo n. 100 del 16 giugno 2017 sono state apportate significative modifiche al “Testo Unico per le Società Partecipate” (TUSP). Il decreto correttivo si è reso necessario dopo che la sentenza della Consulta n. 251/2016 aveva sancito l’incostituzionalità di alcuni articoli della Legge Madia in quanto carente del necessario raccordo con le Regioni su materie con competenza concorrente. Nell’imminenza di alcune delle scadenze previste dal TUSP, si ritiene utile ricordare  i prossimi adempimenti riguardanti gli enti  di controllo e le amministrazioni partecipate.

Decreto sulla performance: un nuovo impulso alle attività degli OIV? (seconda parte)

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Decreto sulla performance: un nuovo impulso alle attività degli OIV? (seconda parte)

a cura di Daniele Perugini

Con la pubblicazione del decreto legislativo n. 74/2017, di attuazione della legge delega n. 124/2015, è stato modificato il quadro previgente in tema di misurazione e valutazione della performance nelle amministrazioni pubbliche. Dopo aver ricostruito sommariamente nella prima parte di questo contributo il percorso evolutivo della normativa in tale ambito, questa seconda parte viene dedicata ad una descrizione schematica dei contenuti del provvedimento, in cui si evidenziano le modifiche intervenute, proponendo poi  alcune riflessioni sul quadro generale così delineato.

Decreto sulla performance: un nuovo impulso alle attività degli OIV? (prima parte)

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Decreto sulla performance: un nuovo impulso alle attività degli OIV? (prima parte)

a cura di Daniele Perugini

Con l’entrata in vigore, dallo scorso 22 giugno, del decreto legislativo n. 74/2017 – che, in attuazione della delega della legge n. 124/2015 (la c.d. Riforma Madia), modifica il decreto legislativo n. 150/2009, intervenendo sulla disciplina della misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici – viene tra l’altro enfatizzato il ruolo degli O.I.V. rispetto al contesto normativo di origine. L’applicazione agli enti territoriali del decreto ora modificato (con riguardo, ad esempio, ai nuovi articoli 16, 19 e 31) incide su più norme, allo scopo di uniformare la disciplina con le amministrazioni centrali, mentre sono abrogate altre norme che attribuivano agli stessi enti la potestà a disciplinare in autonomia il proprio sistema per fasce. Le nuove norme su valutazione, merito e premialità nella Pubblica Amministrazione sono finalmente ad una reale svolta?

È tutta colpa della burocrazia… o forse no?

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È tutta colpa della burocrazia… o forse no?

a cura di Daniele Perugini

La nostra Pubblica Amministrazione spesso è lenta, non sempre efficace, a volte onerosa sia in termini di costi concreti che impliciti, minando così lo sviluppo del Sistema-Paese. Occorre ripartire da una burocrazia semplificata, in un contesto rinnovato e supportato dalla tecnologia digitale, in un circolo virtuoso verso la trasparenza dell’azione amministrativa: mettendo insieme alcuni dati oggettivi, idee e proposte provenienti dalla politica, dall’economia e dallo stesso apparato burocratico si può disegnare il percorso da affrontare verso una pubblica amministrazione che fornisca valore pubblico, realmente al servizio del cittadino e delle imprese.

Il S.I.A., come sarà nel 2017!

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Il  S.I.A., come sarà nel 2017!

A cura di Daniele Perugini

Qualche mese fa, le tematiche della lotta alla povertà nel nostro Paese erano state già affrontate qui proprio in coincidenza dell’avvio dell’operatività del S.I.A. (Sostegno per l’Inclusione Attiva, un sussidio economico erogato attraverso una Carta Acquisti precaricata alle famiglie in condizioni disagiate, in presenza di minori, disabili o donne in stato di gravidanza accertata ed altri specifici requisiti), come recentemente intervenute ad opera del Decreto 16 marzo 2017 (Decreto 2017), l’INPS ha emanato un’ulteriore Circolare che fornisce istruzioni operative per la nuova disciplina in vigore dal 30 aprile 2017.

La Riforma Madia prevede le visite fiscali… al Polo!

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La Riforma Madia prevede le visite fiscali… al Polo!

a cura di Daniele Perugini 

In un precedente contributo è stato menzionato il monitoraggio sulle certificazioni di malattia effettuato costantemente dall’Inps, ricordando inoltre che -attualmente - l’Istituto si occupa anche della funzione di accertamento medico-legale delle assenze per malattia per i dipendenti del settore privato. In forza delle disposizioni contenute in uno dei decreti attuativi della riforma Madia, di prossima emanazione, si istituisce ora in seno all’Inps un Polo unico per le visite fiscali, attraverso il quale la funzione di accertamento verrà ora estesa anche alla platea dei lavoratori pubblici e viene altresì prevista un’armonizzazione tra settore pubblico e quello privato con riguardo alla disciplina delle fasce orarie di reperibilità per le visite di controllo e alle modalità per lo svolgimento delle visite medesime.

Assenti e assenteisti… non mescoliamo le carte!

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minibanner management

Assenti e assenteisti… non mescoliamo le carte!

a cura di Daniele Perugini

Nelle cronache di questi giorni grande risalto hanno avuto le vicende di un folto gruppo di assenteisti in un noto ospedale. La notizia ha fatto scalpore nell’opinione pubblica, già abituata al triste fenomeno dei c.d. “furbetti del cartellino”, perché segna una preoccupante escalation rispetto al passato rivelando, in quello specifico contesto, la presenza di un sistema radicato come mai finora era stato altrove riscontrato. Occorre però fare una duplice distinzione, tra assenteismo ed assenze, oggetto di (strumentale) confusione in periodiche campagne mediatiche contro il pubblico impiego. Non c’è dubbio che quanto è recentemente avvenuto in un ospedale pubblico, dove circa un quarto dell’organico sembra sia stato in qualche modo coinvolto nella deprecabile pratica di assenteismo durante l’orario di lavoro, costituisce un elemento di novità rispetto agli episodi finora tristemente noti.

La P.A. invecchia… attivamente! (terza ed ultima parte)

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La P.A. invecchia… attivamente!  (terza ed ultima parte)

A cura di Daniele Perugini

link alla prima parte - link alla seconda parte

Proseguendo il percorso di analisi delle politiche di invecchiamento attivo, dopo averne delineato gli elementi caratterizzanti, richiamato studi ed esperienze di livello anche internazionale e riferito di alcune buone pratiche del c.d. active ageing sviluppate nelle aziende private, si vedrà ora come la Pubblica Amministrazione, privilegiando comunque le logiche di servizio e di continuità dell’azione amministrativa, ha fatto proprie alcune di queste esperienze ma si è anche resa in molti casi parte attiva in nuovi studi in favore dei lavoratori “esperti”, diventando bacino di incubazione per nuove iniziative, non altrimenti esercitabili a livello sperimentale in un ambito privatistico pressoché votato al profitto.

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